Schema geologico semplificato

La geomorfologia del monte è legata sia all’ambiente carsico, sia all’abbondanza delle testimonianze sulle glaciazioni quaternarie: liscioni glaciali, morene e depositi fluvioglaciali, massi erratici; alcuni di questi ultimi presentano curiose cavità semisferiche.

Secondo alcuni queste cavità sarebbero di origine artificiale, ossia dovuta all’azione dell’uomo, che in tale modo ricavava oggetti d’uso (ad es. mortai e macine) o strutture connesse allo svolgimento di riti sacri; altri autori propendono invece per una genesi naturale, secondo processi analoghi a quello che sarebbero alla base della formazione delle cosiddette marmitte dei giganti. Sta di fatto che sul monte Barro ne sono visibili alcuni tra gli esempi più eclatanti, come ad esempio il grande masso delle coppelle, un erratico di serpentino presente nell’area archeologica, e il sasso della pila, di Ghiandone, situato nella porzione sommitale del monte.